Automobili capolavoro, che realizzano l’antico sogno di far incontrare arte e tecnica. Il Panathlon Club Modena ha organizzato una serata nella nuova sede della Pagani Automobili a San Cesario, grazie alla disponibilità di Horacio Pagani, della moglie Cristina e del figlio Leonardo, ringraziati nel saluto iniziale dalla presidente del club modenese Maria Carafoli.
Soci e ospiti Panathlon hanno potuto così visitare il museo con le vetture prodotte in vent’anni di attività, a partire dalla mitica Zonda del 1999 presentata al Salone di Ginevra, prima di essere accolti nell’area dove nascono le quaranta Pagani prodotte ogni anno, pronte a impreziosire le collezioni più prestigiose. Un appuntamento a sostegno delle attività di Sen Martin, squadra di wheelchair hockey modenese, e condotto dalla giornalista Federica Galli insieme al direttore di TRC Ettore Tazzioli, che ha intervistato Horacio Pagani.
Una lunga chiacchierata diventata il racconto di una passione, quella di un bambino cresciuto in Argentina nel mito di Ferrari, Maserati e Lamborghini, oltre che di Leonardo Da Vinci e che, giunto in Italia grazie a Juan Manuel Fangio, ha deciso di dare forma con le sue vetture, dopo aver iniziato come operaio proprio alla Lamborghini, all’idea rinascimentale di bellezza e perfezione tecnica.
Horacio Pagani ha poi parlato di questa parte d’Italia che, proprio partendo dai motori, è capace di svelare tutte le sue potenzialità. Aneddoti e curiosità che hanno incantato i presenti, tra cui il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, socio onorario del Panathlon Club Modena, esponenti delle diverse anime della società modenese, tra cui i rappresentanti di Bper Banca e Banco Bpm, a fianco dei progetti di solidarietà del Panathlon Club Modena, dello sport come Julio Velasco e Andrea Sartoretti, rispettivamente allenatore e Direttore Generale di Modena Volley, della cultura come l’artista Wainer Vaccari, oltre a rappresentanti di spicco del mondo dei motori come Adolfo Orsi, Matteo Panini, Mauro Battaglia, i piloti Andrea Bertolini e Sergio Campana, il presidente di ACI Modena Vincenzo Credi e quello del club Motori di Modena Alessandro Rasponi, artista e socio Panathlon, che ha donato a Horacio Pagani uno studio aerodinamico di velocità in scagliola di marmo.
La serata si è conclusa, e non poteva essere altrimenti, con un omaggio alla terra d’origine di Horacio Pagani a ritmo di tango, grazie alle note e alla voce del maestro Claudio Mattioli e ai passi dei ballerini Silvia Galetti e Ubaldo Sincovich.