Un appuntamento di alto livello culturale, oltre che sportivo, quello che il Panathlon Club Modena ha organizzato nell’ambito dell’ultima edizione del Festival Filosofia di Modena e che ha visto, nella splendida chiesa di San Carlo, Giuliano Bergamaschi e Mauro Covacich conversare su “Culture dell’esercizio – La performance come motivazione e fatica”. Un pubblico numeroso, tra cui una folta rappresentanza dei soci del club modenese, a partire dalla presidente Maria Carafoli, oltre a invitati come il Governatore Area 5 (Emilia-Romagna e Marche) del Panathlon, Stefano Ripanti, e i presidenti dei club Panathlon di Ravenna e Ferrara, ha ascoltato il dialogo tra i due relatori, stimolati dalle domande di Antonio Gurrado del Festival Filosofia, sull’importanza dell’aspetto psicologico e mentale negli sportivi, siano essi semplici appassionati o atleti professionisti, in un percorso utile per la ricerca della performance, così come della crescita individuale. Un ambito poco esplorato fino a pochi anni fa, ma oggi considerato indispensabile in tutte le discipline. Bergamaschi, da anni collaboratore del commissario tecnico della Nazionale maschile di pallavolo Ferdinando De Giorgi, ha dedicato il suo intervento introduttivo ad Andrea Parenti, commerciale di Modena volley recentemente scomparso, citandolo come esempio di professionista entusiasta della propria fatica. Ed erano in tanti i nomi in platea legati al volley modenese, da campioni come Franco Bertoli a dirigenti come Eugenio Gollini, passando per Andrea Sartoretti ed Elisa Bergonzini di Modena Volley. Accanto a loro, rappresentanti delle istituzioni come il comandante dell’Accademia Militare di Modena, generale Davide Scalabrin, il generale Giuseppenicola Tota, già a capo della stessa Accademia, Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari, oltre a rappresentanti del mondo imprenditoriale come Paolo Mazza e Cristian Berselli, rispettivamente Chief General Counsel e Responsabile Direzione Territoriale Emilia Ovest di Bper Banca, senza dimenticare dirigenti di altre società sportive modenesi come Matteo Seghedoni di Modena Basket o giornalisti come Paolo Reggianini.