Campioni dello sport modenese di oggi e di domani protagonisti grazie al Panathlon Club Modena, che ha organizzato l’annuale cerimonia di consegna dei Premi Panathlon, quest’anno andata in scena nello splendido Autodromo di Modena, grazie alla disponibilità del suo presidente Livio Grassi e dell’amministratore delegato Angelo Borghi. La serata, condotta dai giornalisti Federica Galli e Paolo Reggianini, è stata aperta da Maria Carafoli, presidente del Panathlon Club Modena, che ha illustrato il progetto di solidarietà a favore del reparto di Radiologia del Policlinico di Modena in cui è impegnato il club modenese, per rendere meno impattanti per i pazienti pediatrici le terapie, grazie a un sofisticato sistema di proiezioni colorate e musiche. È stata quindi la volta dei premiati, molti dei quali giovani talenti già affermati a livello internazionale, a partire dalla ginnasta Caterina Gaddi (Premio Panathlon Young “Speranza Azzurra”), dal pentathleta Matteo Gozzoli (Premio al Merito Sportivo) e dalla campionessa di tiro a volo Giulia Grassia (Premio Panathlon ‘Anno d’oro’), passando per i pallavolisti Tommaso Rinaldi e Giovanni Sanguinetti (a loro il Premio ‘Presente e futuro del volley modenese’), titolari di quella Valsa Group Modena Volley, cui è andato il Premio Impresa Sportiva – Coppa CEV 2023, ritirato dalla presidente Giulia Gabana, sul palco insieme a Christian Storci e al direttore generale Andrea Sartoretti, che hanno parlato di una squadra che ha saputo valorizzare i giovani grazie anche all’aiuto di campioni affermati come Salvatore Rossini ed Earvin N’Gapeth (per loro il Premio ‘Carriera e trionfi in gialloblu’). Un’altra società di vertice dello sport modenese, il Modena Calcio, ha ottenuto riconoscimenti grazie ad Antonio Pergreffi (Premio Speciale ‘Una promozione, un capitano’), Fabio Gerli (Premio Speciale ‘Canarino dell’anno’) e Riccardo Gagno (Premio Speciale Fair Play), premiati dal presidente Carlo Rivetti e dal presidente onorario Romano Sghedoni, in rappresentanza di un club che all’evento Panathlon era presente anche con la vicepresidente Ilaria Mazzeo, l’amministratore delegato Sport Matteo Rivetti, il direttore sportivo Davide Vaira e il direttore della Comunicazione Paolo Viganò. Dedicati ai giovani anche il Premio Valorizzazione Talenti, andato ad Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, società rappresentata anche dal direttore organizzativo Andrea Fabris e dal delegato ai tifosi Remo Morini, e il Premio Giovani e Sport a Livio Proli, presidente di MOBA Modena Basket. Ultimi riconoscimenti per due atleti che hanno saputo portare il nome di Modena nel mondo: la capitana della Nazionale di softball Erika Piancastelli, attualmente in Giappone (hanno ritirato per lei il Premio “Da Modena al Mondo” i genitori, entrambi ex giocatori, Pier Andrea Piancastelli e Loredana Auletta, sul palco insieme al socio Panathlon Leo Novi), e il pilota Andrea Bertolini (Premio Panathlon alla Carriera), attualmente l’italiano in attività con più titoli internazionali nel motorsport. A consegnare i premi, cui sono state aggiunte alcune opere dell’artista e socio Panathlon Alessandro Rasponi, diverse delle autorità presenti: il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il comandante dell’Accademia Militare di Modena, Generale Davide Scalabrin, il governatore dell’Area 5 (Emilia-Romagna e Marche) del Panathlon International Francesco Franceschetti. Tanti gli ospiti del mondo dello sport, come il pilota Sergio Campana o l’ex dirigente del Modena Calcio Roberto Cesati, e di partner come BPER Banca, rappresentata da Stefano Bonini, da sempre vicina ai progetti di solidarietà del Panathlon modenese. Tra gli ospiti del mondo della stampa, i direttori Luciano Tancredi (Gazzetta di Modena) ed Ettore Tazzioli (TRC), i giornalisti Stefano Aravecchia (Gazzetta di Modena), Alessandro Trebbi (Il Resto del Carlino), Stefano Michelini (TRC) e Alberto Bortolotti. L’intera serata è stata impreziosita dal Dark Blues Duo, con la voce di Noemi Felicani accompagnata al piano da Gustavo Savino.